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🇮🇹DOTZ - DALLA TERRA DEL PATAXO ARRIVANO I COLORATISSIMI MOCASSINI ISPIRATI ALLA JOIE DE VIVRE

  • Immagine del redattore: MY MODAMORE
    MY MODAMORE
  • 28 set 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 5 dic 2022


DOTZ - S | S 2022

In occasione della Milano Fashion Week appena conclusa DOTZ - il brand lanciato nel 2016 da Rodrigo Doxandabarat - ha presentato la sua SS22, una collezione di calzature che esprime al meglio, attraverso l’uso colore, tutta la joie de vivre, la leggerezza e lo spirito di Rio de Janeiro.



Tutto ruota attorno ad un prodotto genderless e timeless: un mocassino dalla silhouette asciutta e ad alto contenuto fashion, realizzato con il 100% di cotone ecologico prodotto da aziende famigliari fondate da piccoli agricoltori locali, Il 100% di residui tessili provenienti dal mondo decor ma anche con rifiuti domestici e industriali, parzialmente confezionato da donne che vivono nelle favelas.



CONCEPT

Cooperazione, collaborazione, sostenibilità e gestione controllata del ciclo economico, sono le keyword, i quattro “dotz” che riassumono e rappresentano, anche graficamente il brand. Stampati su calzature, scatole ed etichette e combinati diversamente tra loro i “dotz”, invitano alla scoperta di nuovi paradigmi.



PEZZI UNICI

Tutte le calzature sono numerate e realizzate in edizione limitata proprio perché upcycled. Le forme sono Made in Italy. Le suole, realizzate in quattro bright colour: arancione, blu, fucsia e lime, portano impresso il motto del marchio "Olha que coisa mais linda, mais cheia de graça’’, preso in prestito dalla canzone Garota de Ipanema. Packaging e tag sono prodotte attraverso il riutilizzo di spazzolini e rasoi, mentre le dustbag sono sempre in 100% cotone.


TESSUTI

La nuova collezione è realizzata attraverso l’utilizzo di ventiquattro tessuti - raccolti viaggiando per tutto il Brasile - grafici e ipercolorati ed è costruita attraverso quattro modelli battezzati con nomi che provengono da Pataxo un dialetto indigeno dello stato di Bahia nel nord-est del Brasile: KUPARAKA (un mocassino con maxi fiocco realizzato con filati provenienti dall’industria tessile), PUHUY (un iconico mocassino con nappine), JACY (un loafer asciutto e affusolato) e APONEM (una classica mule arricchita da nappine, le cifre stilistiche del brand, prodotte con scarti della propria produzione).



RODRIGO DOXANDABARAT

Un passato nella cooperazione e nella moda, un presente da calzolaio, Rodrigo Doxandabarat si definisce un calzolaio, perché le scarpe sono quello che fa, in questo momento della sua vita. Ma Rodrigo Doxandabarat, 43 anni, argentino, è molto di più, come raccontano le sue molteplici esperienze umane e professionali.

Rodrigo Doxandabarat

Appena diciannovenne, intraprende un viaggio che lo porta in oltre 60 Paesi, dalla Spagna alla Cina. Racconta, poi l’impegno nella cooperazione, in India nel 1997 con Madre Teresa di Calcutta e nel 2003 in Iraq, durante la guerra, prima come scudo umano e poi con una ONG francese ma anche in patria, nelle favelas argentine, per conto dell’Istituto di Cooperazione Economica Internazionale.

Lasciata la cooperazione, ha iniziato una carriera ricca di soddisfazioni in un settore nel quale, anni prima, aveva mosso i primi passi come modello: la moda. Nel 2008, approda a Milano e per Giorgio Armani lavora nel reparto commerciale, main market: Asia e Africa, per poi trasferirsi di nuovo in Brasile, considerato allora un mercato emergente, con l’incarico di Direttore Regionale del gruppo. Successivamente, entra in Dolce&Gabbana, con il ruolo di Direttore Retail e Wholesale per il Centroamerica.

Conclusa quest’ultima esperienza, lancia Linking DOTZ, un progetto con HQ a San Paolo del Brasile che nasce dal suo background professionale e personale con l’obiettivo di creare un nuovo modo di fare business, una produzione sostenibile e la creazione di valore condiviso.


Accredito foto e contenuti ➡️ DOTZ Official Press



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